Titolo originale | Les estivants |
Anno | 2018 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia, Italia |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Valeria Bruni Tedeschi |
Attori | Valeria Bruni Tedeschi, Pierre Arditi, Valeria Golino, Noémie Lvovsky, Yolande Moreau Laurent Stocker, Riccardo Scamarcio, Bruno Raffaelli (II), Marisa Borini, Anthony Ursin. |
Uscita | giovedì 28 febbraio 2019 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,84 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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In una bella casa sulla Costa Azzurra si riuniscono amici e parenti di Anna, in crisi dopo una relazione finita male.
CONSIGLIATO SÌ
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Una villa sulla riviera francese. Un luogo che sembra fuori dal tempo e anche isolato dal resto del mondo. Anna la raggiunge con la figlia per alcuni giorni di vacanza. In mezzo ai familiari, agli amici e al personale di servizio, la donna deve riuscire a gestire la recente fine del suo matrimonio e la preparazione del suo prossimo film. Dietro alle risate, alle discussioni e ai segreti emergono paure, desideri e rapporti di potere.
Valeria Bruni Tedeschi torna a dirci qualcosa di sé e del mondo che conosce o ha conosciuto con un film che si apre con un ritmo e un'efficacia davvero notevoli.
Pochi registi hanno saputo raccontare con altrettanta immediatezza e verosimiglianza il momento in cui si spezza la relazione all'interno di una coppia. Si tratta del prologo perché poi la storia, divisa in atti ed epilogo, si sposta nella villa al mare dove la protagonista cerca di fare i conti con quanto le è accaduto. Qui le storie si moltiplicano e si avverte l'intento sincero da parte della regista e sceneggiatrice di raccontare una molteplicità di solitudini che tentano di aggrapparsi a salvagenti di speranza o che continuano a nuotare per non annegare.
Ognuno è fondamentalmente solo sul palcoscenico della vita nella sua visione di questo microcosmo in cui sia in alto (i 'ricchi') sia in basso (i dipendenti) si vivono problemi analoghi anche se si cerca di reagirvi con strategie differenti.
Il problema però è dato da un cast di grande qualità che deve lavorare su una sceneggiatura che vuole assemblare troppe storie e situazioni nonché registri espressivi talvolta agli antipodi (vedi l'anziano che 'lecca' Arditi o il giovane neoassunto in via temporanea) e difficili da far convivere nel quadro di un'unica narrazione. Una riduzione dei personaggi in fase di revisione della sceneggiatura avrebbe giovato a un'opera che fa comunque 'sentire' la passione con cui è stata realizzata.
Confesso un debole per i film diretti da Valeria Bruni Tedeschi, fin dall'esordio È più facile per un cammello... Anche quando si tratta di lavori imperfetti, ci sono spesso scene memorabili, e soprattutto un'acutezza, uno humour e una cattiveria di fondo difficili da trovare nel cinema italiano, e un po' anche in quello francese. Sono ritratti di alta borghesia, divertenti e spietati, con forti elementi [...] Vai alla recensione »
Una commissione armata di scetticismo è schierata davanti a una Valeria Bruni Tedeschi velocemente travestitasi da poveraccia con tutina acrilica rimediata al volo dall'agent. Bisogna chiedere un contributo ministeriale. «Qual è la differenza tra questo film e i tre precedenti?» chiede una signora. Silenzio. «Si rende conto che la sceneggiatura è debole?» aggiunge un'amabile vecchina.
Chissà se Orson Welles, postumo a Venezia con The Other Side of the Wind, avrebbe mutuato per lei quel che diceva di Fellini ne La ricotta: "Egli danza, egli danza". Danza Valeria Golino, dietro la macchina da presa - applaudita a Cannes, la sua opera seconda Euforia uscirà il 25 ottobre - e anche davanti, insieme ai villeggianti (Les estivants) dell'amica Valeria Bruni Tedeschi, fuori concorso alla [...] Vai alla recensione »